Resman AHAS 7ital

Blaž RESMAN

Bibiena e gli altri architetti del mancato ponte di Črnuče. Quidquid fundamento non bene posito superstruxeris corruet

 Nel 1724 la Carniola aveva fatto erigere un grande ponte ligneo sulla Sava a Črnuče nei pressi di Lubiana. A causa dei frequenti danni si inizio, sin dal 1730, a sostituire i contrafforti lignei con nuovi in muratura: dapprima questo lavoro fu affidato all’architetto lubianese Johann Georg Schmidt e nel 1733 fu chiamato da Trieste l’ingeniere e architetto Giovanni Fusconi, del quale sono ancora conservati i progetti per un ponte con pilastri in pietra. Nel 1740 giunse a Lubiana il famoso architetto e ingeniere Giovanni Maria de Galli Bibiena, col quale gli Stati generali della Carniola siglarono il 27 marzo un contratto per la costruzione di un ponte con archi in pietra, nominando capocantiere l’architetto municipale di Lubiana Cadido Zuliani. Fino all’estate il Bibiena disegnò tre varianti progettuali e quello prescelto avrebbe dovuto ottenere il nulla osta della corte viennese. La proposta dell’architetto di costruire i contrafforti con i cassoni suscitò però le perplessita della committenza che richiese una prova pratica rivelatasi alla fine infelice: tra il 6 settembre e il 29 ottobre 1740 il Bibiena non riusci a comporre e terminare nemmeno un cassone. L’architteto fu così licenziato il 12 novembre dello stesso anno. Dopo reiterate richieste il Bibiena fu pagato il 15 febbraio 1741 con 100 ducati per i progetti (non conservati) del ponte e per il disegno (non conservato) del castrum doloris allestito per la morte dell’imperatore Carlo VI nella Cattedrale di Lubiana nel novembre del 1740.